Se l'Umanesimo aveva posto, non risolvendolo, il problema dell'impaginazione delle pitture su di una superficie concava, Raffaello Sanzio, riprendendo l'esperimento di Melozzo da Forlì a Loreto, riesce a risolvere questa annosa questione combinando, per lo scorcio delle figure, la visione centrale con quella assiale.
Il risultato sono degli scorci arditissimi, che Giulio Romano riprenderà perfettamente per Palazzo Te e che insegnerà anche al Primaticcio.
I mosaici sono opera del veneziano Luigi De Pace, ma i disegni sono di Raffaello.
Schizzi preparatorii dall'Ashmolean Museum di Oxford.
Di seguito, dettagli della volta della cappella, che è in restauro. Ci sarà una foto più accurata quando caricherò la cartolina che ho acquistato.
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